(ANSA) – PALERMO, 23 APR – Una scia di polemiche accompagna l’arrivo in Sicilia, tra domani e il 26 aprile, di tre leader nazionali: Matteo Salvini, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio si confronteranno in vista delle amministrative di domenica in alcuni comuni. La scelta di Salvini di recarsi a inaugurare il nuovo commissariato di polizia di Corleone, dove verrà scoperta una targa per le vittime della mafia, ma non di partecipare alla festa della Liberazione viene criticata da Di Maio. Il vice premier del M5s ricorda infatti che si tratta di “una festa nazionale della Repubblica italiana”. A Corleone, sempre in polemica con Salvini, la Cgil ha organizzato con l’Anpi e un cartello di associazioni una manifestazione sui temi dell’antimafia e dell’antifascismo in contemporanea con la visita del ministro dell’Interno. “La scelta di Salvini di venire a Corleone e di contrapporre la resistenza al fascismo e la resistenza alla mafia, come se l’una escludesse l’altra, la troviamo strumentale”, dice il segretario della Camera del lavoro, Cosimo Lo Sciuto. Il quale ricorda che proprio due grandi vittime di Cosa nostra, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Placido Rizzotto, sono stati partigiani. Dopo Corleone, Salvini si recherà nel pomeriggio a Monreale e Bagheria, altri due comuni che domenica andranno al voto. Zingaretti sarà invece il primo a venire domani in Sicilia.
Farà tappa a Castelvetrano, considerata dal Pd di “particolare valenza”. Si tratta infatti della “città feudo del superlatitante Matteo Messina Denaro ritornato recentemente alle cronache politiche e giudiziarie nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto due imprenditori nel settore dell’energia sostenibile e un’indagine a carico del sottosegretario Siri”.
Anche Di Maio viene in Sicilia per un impegno elettorale: con il leader siciliano dei Cinque stelle, Giancarlo Cancelleri, sarà il 26 aprile a Caltanissetta. Il giorno prima incontrerà invece la comunità ebraica romana. “Trovo grave che qualcuno oggi arrivi perfino a negare il 25 aprile”, sottolinea. E subito arriva la risposta di Salvini: “Ognuno passa il 25 aprile come vuole, vestito come vuole, senza polemica. Ma credo sia giusto che il ministro dell’Interno vada in Sicilia a combattere la mafia”. (ANSA).