Oggi vi parliamo di questo libro scritto da Elisabetta Musso edito Dario Flaccovio. Abbiamo conosciuto questo libro durante una serata al Verci di Bagheria quando tra le nostre mani ci siamo trovati questa guida composta da poco più di duecento pagine ma che vi invitiamo a leggere. Il sommelier è certamente una figura professionale importante per la comunicazione del vino ma è sempre più legata ad un immaginario formale e a schemi linguistici improbabili, tanto da farne spesso oggetto di satira e parodia. Con una prosa elegante, a tratti esilarante, a tratti dissacrante, Elisabetta Musso sfata in questo libro leggende metropolitane che da sempre accompagnano gli incubi di rivenditori e sommelier. Scandagliando gli episodi più esilaranti e gli equivoci più frequenti in cui ricadono consumatori si trae lo spunto per sorridere, fare luce sugli errori più comuni e umanizzare la figura del sommelier, spogliandolo dalle sue vesti formali ed ingessate ed avvicinandolo al consumatore, dal quale è comunque unito dalla comune passione per il vino.
L’obiettivo non è quello di formare i lettori in una materia così vasta e complessa, ma piuttosto quello di fornire poche e mirate linee guida per procedere alla scelta del vino senza timore di sbagliare o di essere malamente censurati dagli addetti ai lavori o da quelli che vengono definiti enofighetti. Leggetene e bevetene tutti è un vademecum essenziale, scritto con passione, utile per chi lo beve ma anche per chi lo serve, per chi si avvicina per la prima volta e per chi si considera intenditore.
Lo leggi d’un fiato, ma equivale a un corso full-intensive che abiliti a parlar di vino senza più doversi mangiare le parole o sussurrarle sperando di non essere sentito.
Dalla Prefazione di Claudio Gallina Montana
Il rischio, dopo averlo letto, è che seguendo i consigli di Elisabetta comincerai a provare, ad azzardare, a sforzarti di capire… e in quel momento alzerai l’asticella e non potrai più tornare indietro. Salute!